Civita di Bagnoregio, la città che muore

Perla italiana dal destino segnato: sorge su una roccia che si sta erodendo incessantemente.

Questo borgo va assolutamente visto almeno una volta nella vita, è imperdibile, vi lascerà a bocca aperta e vi rimarrà impresso per sempre.

Civita di Bagnoregio

Civita è una frazione del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo (Lazio), abitata da circa 11 anime. Si erge appunto su una collina alta 443 m s. l. m. dalla base argillosa particolarmente soggetta all’erosione, e dallo strato superiore composto di materiale tufaceo e lavico. Alle sue spalle si estende la spettacolare Valle dei Calanchi: una formazione collinare della stessa morfologia, segnata dall’erosione degli agenti atmosferici e dalle frane. La fisionomia di questo territorio è davvero particolare e in continua evoluzione: vi assicuriamo che affacciarsi su quest’area è un’esperienza veramente molto suggestiva, di colpo si ha l’impressione di trovarsi in un altro mondo.

Valle dei Calanchi

COME ARRIVARE: L’unico accesso rimasto al borgo di Civita è da Bagnoregio. Si accede tramite un ponticello sospeso in cemento armato, costruito nel 1965, in salita, lungo circa 300 m, percorribile solo a piedi. Già la traversata del ponte di per sé è un’esperienza: ci si ritrova sospesi con un bellissimo panorama tutt’intorno. Poche centinaia di metri prima del ponte troverete il parcheggio più vicino, altrimenti si può parcheggiare direttamente a Bagnoregio, che dista poco più di un Km. Inoltre sono presenti shuttle bus che da Bagnoregio portano all’imbocco del ponte. Viste la distanza a piedi e la salita, la visita al borgo può risultare un po’ faticosa, specialmente nelle giornate molto calde, quindi considerate che anziani o persone con mobilità limitata potrebbero fare molta fatica.

Una volta parcheggiato, prima di avviarvi verso il ponticello, andate nel punto panoramico. Esso si trova subito dopo il parcheggio, dove c’è la fermata degli shuttle bus. Quello è il punto delle “foto cartolina” del borgo, ma vi assicuriamo che trovarsi quello stesso panorama davanti agli occhi, anche se già visto e rivisto dallo schermo del pc, vi lascerà senza fiato. In un istante ci si sente catapultati in un altro mondo, perché è davvero abissale lo stacco rispetto a tutto quello che si è  incontrato fin lì.

COSTO: Ripreso fiato ripartite e dirigetevi verso il ticket office. Eh già, perché l’ingresso al borgo ha un costo di 5 euro, quindi prima di accedere al ponte dovete essere in possesso del biglietto. Infatti negli ultimi anni, visto il sempre più crescente flusso turistico, è stato introdotto l’ingresso a pagamento un po’ per contenere un minimo gli ingressi, un po’ ovviamente per guadagnarci (per info: https://www.civitadibagnoregio.cloud/ticket-gratuito-per/). Comunque se volete saperlo, il borgo quei soldi li vale tutti.

Attraversate poi l’emozionante ponticello, che vi condurrà fino alla scenografica Porta Santa Maria (attribuita al Vignola). Da qui vi immergerete nella suggestiva atmosfera di questo villaggio tardo medievale rimasto immutato nel tempo. O per lo meno di ciò che ne resta, visto che parte è franata nei secoli, e parte in un devastante terremoto nel 1695. Perdetevi nei vicoletti tra le piazzette, girate con tutta calma e assaporatene tutta l’atmosfera. Entrate nelle botteghe artigiane dove vanno in scena gli antichi mestieri. E non dimenticate di andare ad affacciarvi da qualcuno dei belvederi del paese per ammirare la Valle dei Calanchi. Se avete bisogno di rifocillarvi non temete, nel borgo sono presenti anche bar e locali dove mangiare. Inoltre se volete vivere un’esperienza completa, potete anche fermarvi a dormire perché nel borgo sono presenti alcune strutture.

Che dire… andateci!!! e buona gita.

Pubblicato da veronatrekking

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